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Afghanistan, si fa presto a dire democrazia

Di Truman Burbank (---.---.---.202) 15 aprile 2014 18:15
Truman Burbank

Non capisco cosa c’entri la democrazia.
Nel 2001 gli USA scatenarono una guerra in Afghanistan perchè c’era Bin Laden. La più grande alleanza di assassini che mai il mondo abbia conosciuto si scatenò contro uno dei paesi più poveri del mondo per prendere un solo uomo, che si diceva si nascondesse in una grotta e da lì telepilotava aerei contro i grattacieli di Manhattan.
Non ci posso fare niente se sembra ridicolo, incongruente, assurdo. Questo fu il messaggio dei mass media.
Per molto tempo bin Laden non si trovava, si disse che era scappato in motocicletta insieme al mullah Omar. Poi dissero che lo avevano preso in Pakistan, però non mostrarono il corpo. Sembra che il cadavere si sia suicidato buttandosi a mare. Anche questo sembra incongruo, lo so.
Adesso, dopo 12 anni gli USA sono riusciti nell’incredibile impresa di perdere una guerra dove apparivano incredibilmente più forti.
Questa è la sostanza, hanno perso una guerra e non lo vogliono ammettere. Forse perchè lo scopo della guerra non era quello dichiarato.
Qualcuno parla di guerra degli oleodotti / gasdotti, le cosiddette pipeline.
Ma i numeri dicono che quando la NATO aggredì l’Afghanistan la produzione di oppio era crollata. Con l’intervento NATO ridiventò rapidamente il primo produttore mondiale, e ancora lo è.
Evidentemente il primo produttore mondiale ha buoni metodi per distribuire l’oppio, come se ci fossero aerei liberi di volare e trasportare tale produzione da tutte le parti.

Ecco, la parola che io associo con maggiore facilità all’Afghanistan è "oppio". Poi vengono eroina, morfina e derivati. Tutti materiali pregiati da esportazione. Si perchè l’Afghanistan non ha importato democrazia, ma continua a esportare oppio in quantità industriali.


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