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Capitalismo predatore. Come gli USA fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l’Italia

Di Persio Flacco (---.---.---.140) 22 marzo 2014 22:17

L’ho appena acquistato, grazie della segnalazione.

Naturalmente non so ancora in che modo venga trattato nel libro l’argomento: i casi Olivetti e Mattei sono ben noti ed emblematici di un più generale rapporto tra l’Italia, nominalmente uno Stato Sovrano, e gli USA, che oggi rappresentano la leadership finanziaria e politica del capitalismo di marca anglosassone.

Oggi il tema è di estrema attualità a causa della vicenda della crisi ucraina, che ha allargato di molto il raggio dei soggetti asserviti alle strategie di dominio del mondo anglosassone. 

Ciò che ha rivelato con grande evidenza questa crisi è che non solo l’Italia è asservita: lo è l’intera Europa. Perfino la Germania lo è, totalmente.

Infatti, benché abbia dato in passato segni di una certa indipendenza col puntare i piedi nei confronti delle avventure neocoloniali travestite da intervento umanitario promosse dagli USA, in questo caso qualcosa ha obbligato la sua classe politica a seguire pedissequamente, e contro i suoi interessi nazionali, le direttive di Washington.

Tutta l’Unione Europea sta seguendo le direttive di Washington, tutto il suo sistema mediatico e tutta la sua classe politica, senza eccezione.

Questo va molto al di là dei casi Mattei e Olivetti e del caso italiano, e meriterebbe una analisi approfondità sulle modalità con le quali si esercita l’enorme potere di ingerenza degli Stati Uniti sull’Europa.


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