Questo è un esempio di giornalismo degno del miglior stalinismo. Per chi ha letto dei processi staliniani sa quale era uno degli strumenti usati per piegare la volontà del malcapitati: si estrapolava una frase da un contesto, una frase che magari voleva significare il contrario di quanto l’accusa invece sosteneva, e da quella frase si partiva per costruire passaggio dopo passaggio una mostruosa accusa che era l’esatto contrario di quanto invece era stato detto dall’imputato.
Ha fatto bene l’autore di questo disgustoso articolo a scegliere la foto di Pol Pot come sua immagine di riferimento.