Questo è uno di quegli articoli che rendono Agoravox diversa dal resto.
Mi sono commosso e ho sentito e quasi rivissuto certe situazioni pur non essendomi appartenute.
Sei entrata nel cuore del lettore e questo è un privilegio di pochi, di chi scrive con il cuore e non con la testa.
L’aspetto emotivo di chi vive queste esperienze è molto complesso, ma tu l’hai inquadrato perfettamente.
La perdita del proprio passato, dei propri affetti, il futuro nebuloso, creano profonda incertezza e l’impossibilità di affrontare qualsiasi progetto futuro.
Brava!