Salve sig. Persio,
grazie per la risposta.
Cito: "stupefacente che lei non riesca a focalizzare l’origine delle attuali difficoltà ..."
Io focalizzo molto più di quello che lei pensa, sa. E’ il metodo di ragionamento che ci separa. Le ricordo che la storia del mondo ci insegna che usare il pensiero consueto (e desueto) a volte porta a grandi errori. Galileo Galilei pensava che la Terra girasse intorno al sole ma, secondo il pensiero del tempo, era un eretico. Invece aveva ragione lui: sarebbe bastato uscire dagli schemi consueti per accorgersene. Ci sono voluti centinaia di anni, ma alla fine perfino la Chiesa ha ammesso il suo sbaglio. Centinaia di anni PERSI per niente.
Provi anche lei a seguire un ragionamento diverso! Lei riconosce che in parlamento i grillini lavorano bene. Però vuole segarli! Già questo stride, ma giustamente lei adduce delle ragioni: lei pensa che non si schioderanno da quel 25%, per cui è un tentativo fallito. E’ così sicuro che quel 25% non possa diventare un 28%? Un 30%? E poi: se lei è sempre convinto che il tentativo del movimento è inutile, voterà altro o si asterrà. Non voterà SC, non Lega, non SEL, sono tutti ancora più piccoli. Rimangono PD ed FI, che sappiamo (e lei mi pare d’accordo) che non lavorano bene. Allora qual’è il suo punto? Votare male perché l’unico voto sensato "potrebbe" essere sprecato? Cominciamo a fare la cosa giusta: votiamo per la gente che lavora bene.
Lei sostiene che è tutto inutile se non si fanno alleanze. Eppure abbiamo un esempio che la contraddice (veramente anche più di uno): la Lega ha avuto un periodo di splendore, con un’alleanza prese addirittura più potere del partito suo alleato, che era più grosso. Ma poi ha fallito. Forse si può pensare che non era gente capace, che erano corrotti, che hanno commesso degli sbagli. Secondo me, invece, volevano l’uovo oggi e si sono persi la gallina domani. Nel momento in cui hanno stretto un accordo con un caimano della politica si sono compromessi e hanno perso il potere di cui disponevano. La politica (intendo proprio la politica fine a sè stessa) è una giungla piena di pericoli: mentre ci si difende dai pericoli, si perde di vista il proprio obiettivo. Io ricordo la Lega dei primi tempi; non lavorava neppure male (dal punto di vista pratico). Eppure, è andata così. Dopo la prima allenza (fallita) ne hanno fatta un’altra. Ogni volta che si sono alleati hanno perso qualche cosa, perché sono rimasti invischiati sempre più nella giungla.
Lei poi dice che un quarto dei voti è irrilevante. Non è vero. Già con la legge precedente sarebbe bastato poco di più per avere la maggioranza alla camera. Con l’Italicum, ammesso che veda mai la luce, è possibile che un 25% di voti si aggiudichi il 53% del parlamento. Ma le faccio notare che, benché entrambe le leggi possano in teoria avvantaggiare i grillini, essi le avversano, perché non ragionano usando il politichese consueto: per capirlo occorre cambiare ragionamento.
Lei dice che dal ’48 a oggi nessun partito ha preso la maggioranza assoluta. E’ vero; però ci è riuscita qualche coalizione. Le coalizioni però hanno un brutto difetto - sono litigiose. Infatti hanno sempre litigato, e anche nell’ultima elezione SEL, alleata del PD, è andata all’opposizione (finta, ma lasciamo perdere). Bel meccanismo questo! Il PD si è preso un sacco di seggi (incostituzionali) e SEL è rimasta a bocca asciutta: si è alleata per regalare potere al suo avversario!
Poi lei teorizza un governo, che sarebbe stato ipoteticamente possibile, con PD ed m5s. Quel PD che disse "mai con Berlusconi" e alla fine disse "sì, andiamo con Berlusconi". Ma che significato ha la parola "mai"? Quando la pronunciavano, sapevano quello che stavano dicendo? Evidentemente erano sicuri che i grillini li avrebbero appoggiati. Erano sicuri che i grillini, dopo aver ripetuto fino alla nausea "noi non ci alleiamo con nessuno" invece avrebbero buttato nel cesso la coerenza per adoperare il buon senso, e appoggiare il partito che negli ultimi vent’anni ha sempre lavorato da schifo. Politichese "corrente", come per l’eresia di Galileo. Comunque è andata così, e tutti i disattenti sognano (perché sono sogni, non fatti) che si poteva fare chissà che cosa. Non lo sapremo mai; abbiamo solo un esempio contrario (la Lega) che pensò così e si bruciò.
La cosa che mi solletica è che lei stesso dice "il m5s poteva collaborare con la parte pulita del PD". Già sta riconoscendo che il PD ha una parte pulita e una sporca (seconda me il PD è tutto sporco, ma prendiamo per buono quello che dice lei). E la parte "sporca" del PD sarebbe stata a guardare, naturalmente. Il PDL sarebbe stato anche lui a guardare. Io credo (credo, come lei crede il contrario) che m5s+parte pulita del PD non avrebbe potuto fare molto contro PDL+parte sporca del PD. Naturalmente non lo possiamo sapere per certo, ma direi che vedere il comportamento del PD durante le votazioni per il Presidente della Repubblica è illuminante sulle proporzioni tra le parti buona e cattiva del PD. Sentire il PD dire fiamme e fuoco sul Porcellum, ma poi votare compatto contro la sua abrogazione proposta DA UNO DI LORO (la parte pulita), è altrettanto illuminante. Con questi FATTI, ci si vuole ostinare a pensare che si poteva collaborare con il PD? Non si poteva allora e non si potrà mai, secondo me.
Lei poi cita anche "un presidente diverso da Napolitano". Siccome lei fa esercizio di futurologia sul passato, lo faccio anch’io: il PD NON HA MAI VOLUTO un presidente diverso da Napolitano. Veda di dimostrarmi il contrario, se ci riesce.
Lei poi dice che la politica "è scegliere il meno peggio per attuare i propri obiettivi".
Questo è il pensiero corrente di molti. Mi permetta di ricordare ancora una volta che il pensiero corrente non è giusto per diritto divino: può anche essere sbagliato. Io penso che la politica è votare per le persone giuste. Facendo così non solo faccio quello che è giusto, ma mi evito anche i sensi di colpa. E’ da più di vent’anni che scelgo "il compromesso del meno peggio", e sono stato puntualmente deluso. Quest’ultima volta ho votato una forza diversa, che non va misurata con il metro consueto del politichese. Una forza che vuole abolire le provincie, e difatti non si presenta alle elezioni provinciali. Una forza che vuole abolire il finanziamento pubblico, e difatti lo rifiuta. E via dicendo. Lei è convinto che solo un quarto degli italiani possa capire il discorso? Io penso che questo numero è destinato a crescere. Gli altri partiti continueranno a fare quello che stanno facendo da vent’anni: alzare le tasse, regalare soldi alle lobby, fare condoni e indulti. La situazione esploderà in modo naturale, in una delle due vie possibili: con violenza o senza violenza. Che ognuno scelga la strada migliore.
Lei poi elenca tutte le nefandezze successe "perché i grillini hanno rifiutato la collaborazione con Bersani". Tra le cose, la più bella è "la sconfitta dei bersaniani e l’ascesa di Renzi". Renzi aveva già vinto prima, anche se non in modo ufficiale. E comunque, siamo passati da "mai col giaguaro Berlusconi / facciamoci il governo insieme" a "Berlusconi game over / facciamoci la legge elettorale insieme". Non mi pare una grande differenza: la coerenza è sempre la stessa. Lo stesso livello di coerenza che ci sarebbe stato nel caso di un accordo con i 5 stelle. Col PD è come giocare alla roulette: io sono scemo, ma questo lo capisco - lei no.
Sig. Persio, lei mi fa venire in mente il tifoso da stadio: paga il bigletto e si entusiasma ai successi della sua squadra del cuore, o soffre quando la sua squadra perde. Speriamo che vinca, anche facendo falli quando l’arbitro non vede. Infine la sua squadra vince. Scudetti, coppe, sponsor, grossi stipendi ai giocatori. Ma lei non si porta a casa lo scudetto, non si intasca lo stipendio da giocatore, non intasca i soldi degli sponsor. Lei ha pagato il biglietto per stare a guardare. Questa similitudine, portata in politica, è ancora peggio. Perché, in più, lo sponsor è lei - oltre che essere buono solo per pagare il biglietto e stare a guardare. Se lei continua a votare PD, lei continua a pagare un biglietto per vedere approvare nuove tasse, nuove accise, nuovi regali alle banche, nuovi condoni. Lei è arrabbiato con Berlusconi, ma chi è che l’ha sempre aiutato? Sempre con lei che stava a guardare? Se non fosse stato per il m5s, ci sarebbe stata una votazione segreta in aula, e il Berlusca starebbe ancora in parlamento (si ricorda i discorsi del PD nella giunta per le elezioni?). Lei è un tifoso acritico. Se Bersani fa le larghe intese con il PDL, non è colpa di Bersani! E’ colpa dei grillini! Se la sua squadra commette fallo da rigore, non è un fallo così grave! E’ l’arbitro che è venduto! Lei voti per la sua squadra, e vinca lo scudetto. Io proprio non ce la faccio. Fino a che i grillini ci saranno, e saranno come sono ora, io voterò per loro. E molti altri con me (più di quelli che lei crede, vedrà). E se per ipotesi con l’Italicum si arrivasse a un ballottaggio tra PD e FI, io voterò FI - e sarà colpa vostra, per aver fatto una legge che non mi permette di votare chi voglio io.
Cordiali saluti sig. Persio,
Gottardo
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