Da Wikipedia:
<<Muxtar Qabılulı Äblyazov [...] è un imprenditore e politico kazako, dissidente dal governo Nazarbaev.
Ex banchiere e politico, è divenuto oggetto di investigazioni da parte dell’Alta corte del Regno Unito per l’accusa di essersi appropriato indebitamente di miliardi di dollari dalla BTA Bank tra il 2005 e il 2009. Inoltre, gli è stata inflitta una pena restrittiva per non aver ottemperato a un ordine con cui l’Alta corte ingiungeva di rivelare quale fosse la sua reale consistenza patrimoniale[1] Il 31 luglio 2013 è stato scovato in Francia, dove è stato tratto in arresto dalla Gendarmerie nationale mentre si nascondeva a Cannes.>>
"Dissidente": parolina magica che, grazie ad una lunga e tenace opera di condizionamento dell’opinione pubblica, viene immediatamente associata ai valori positivi di lotta contro l’oppressione autoritaria per la libertà, la democrazia, i diritti umani.
In realtà il marito della signora Shalabayeva sembra tutt’altro che un povero cristo perseguitato, sembra invece un intrallazzatore niente male e tutt’altro che povero.
Questo non significa ovviamente che la signora sia in automatico da considerarsi corresponsabile e/o connivente con gli affarucci del marito.
Tuttavia ricordare il background famigliare sottostante alla vicenda potrebbe essere utile a contenere la straripante, stucchevole, ipocrita retorica sui diritti umani violati che si è riversata su quello che è infine un caso di rimpatrio forzato dai contorni poco chiari che ha riguardato personaggi quantomeno controversi in patria e fuori.
Altro discorso ancora è quello che riguarda la passività degli organi governativi e giudiziari verso l’attivismo dei diplomatici kazaki e l’approssimazione dimostrata nella gestione del caso da parte di certi ambienti ministeriali. Questo si è intollerabile.