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Euro? C’è chi dice no…

Di Truman Burbank (---.---.---.251) 11 dicembre 2013 14:44
Truman Burbank

E’ opinabile chi sia lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. Ed è molto facile dare all’altro dello struzzo invece di portare argomenti.
Però un tentativo di vedere chi si rifiuta di vedere l’evidenza ha senso e deve andare nel passato, non nel futuro, più o meno ipotetico.
In Italia per decenni siamo stati tutti europeisti, accettando ciò che ci dicevano i nostri leader politici.
Il risultato è lo sfacelo attuale. Ci hanno fatto privatizzare infinite aziende, dicendo che così si recuperava efficienza, ed i prezzi sono aumentati. E’ successo alle assicurazioni, alla benzina, alle Ferrovie. Molti ricordano che in breve tempo ciò che prima costava mille lire arrivò a costare un euro, con un’inflazione reale del 100%.
E ancora qualcuno ci dice che dobbiamo recuperare efficienza, che noi italiani siamo inferiori.
Certamente c’è qualcosa di vero. Ma c’è una menzogna sostanziale, nel rapporto di causa - effetto.
Ci dicono che ci vuole più Europa, perchè siamo corrotti, negando l’evidenza che ormai la maggioranza comincia a vedere, che siamo corrotti proprio a causa dell’Europa, che i grandi poteri finanziari si sono comprati i nostri politici per far fare gli interessi della finanza invece che del popolo italiano. Ma non solo i politici. Anche i giornalisti sono comprati, anzi loro di mestiere si vendono.
E quindi i giornalisti ripetono sempre gli stessi tormentoni: le pensioni, il debito pubblico, lo spread, lo spread, lo spread, l’evasione fiscale, i tassisti, i farmacisti.

Ma l’Italia negli anni ’70 insidiava Germania e Francia, dopo aver superato la Gran Bretagna. Con la lira. Oggi l’Italia fa pena.

E allora certamente è vero che non si risolve passando alla lira. Bisogna anche cancellare tutta la casta dei politici, dei giornalisti, dei banchieri. No, non serve la ghigliottina. Ma io un accordo con Putin per fornirgli contadini per zappare in Siberia lo farei.

Altro che aspirine.


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