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Negazionismo, antisemitismo e unicità della Shoah

Di (---.---.---.52) 24 ottobre 2013 00:04

La letteratura revisionista, detta impropriamente "negazionista", per quanto ne sappia si concentra su tre punti:


 1) Il numero di 6 milioni delle vittime. E’ strano come questo numero comparisse già nella prima guerra mondiale. E’ stato obiettato, giustamente, che la gravità del fatto permane a prescindere dal numero. Ma se qualcuno attribuisce un numero inferiore di morti incorre nel reato di riduzionismo e minimizzazione della Shoah. E quindi il numero deve crescere anziché diminuire...

 2) I sei milioni di morti sarebbero stati fatti mediante camere a gas. Anche Priebke non ha "negato" che esistessero dette camere a gas, ma dice che ne vorrebbe le prove, finora mai esibite, salvo testimonianze contestate. Al riguardo sono note le posizioni di Faurisson, contro il quale non le prove sono state prodotte ma la barbarica legge Fabius-Gayssot. Una persona non prevenuta e di buon senso non capisce perché al riguardo non possa esservi sereno dibattito e contraddittorio. 

3) L’elemento della intenzionalità, legato al famoso ordine di Hitler mai trovato. Vi è qui una contraddizione con la tesi dello sfruttamento del lavoro dei prigionieri: se dovevano lavorare per le esigenze della economia bellica non aveva senso ucciderli. Resta poi da riflettere sul perchè si sarebbero dovuti uccidere delle persone, non sul campo di battaglia. E’ curioso come Fabio faccia una slittamento semantico parlando della "intenzionalità" degli storici "negazionisti" (come dice lui), come se ci fossero delle persone che la mattina si alzano con il solo scopo di "negare" qualcosa...

Quanto poi all’antisemitismo va richiamata la fondamentale analisi di Gilad Atzmon, un ebreo israeliano che ha lasciato Israele ritenendo che quella terra sia stata sottratta ai palestinesi.

Atzmon distingue tre tipi di ebrei:

a) i religiosi come quelli di Neturei Karta: persone innocue che ritengono il sionismo cosa contraria alla Torah, che proibisce ciò che gli attuali israeliani hanno fatto ai palestinesi, ossia come dice Pappe ne hanno fatto pulizia etnica nel 1948. Shlomo Sand a sua volta dice che è del tutto fantastica una discendenza genealogica degli attuali israeliani dagli antichi abitani della Palestina, che invece in buona parte devono riconoscersi negli attuali palestinesi, rispetto ai quali nel 1861 la popolazione ebraica autoctona costituiva appena il 3,5 % della popolazione complessiva.

b) Il secondo tipo di ebreo è una persona che per nascita si trova ad essere tale e che non è particolarmente religiosom anzi può non esserlo affatto... Questi dice e pensa di sè: sono innanzitutto un uomo e solo per caso mi trovo ad essere un ebreo.

c) Il terzo tipo di ebreo è uno che pone al primissimo piano il suo essere ebreo. Egli dice di sé: sono innanzitutto un ebreo e solo secondariamente sono un essere umano... Tra me e gli altri vi è una barriera non solo fisica...

Questi è il sionista ed Atzmon dice che il sionismo è una forma di primatismo razziale ed una forma di dominio globale... Veramente mi sembra cosa quanto mai campata in aria assimilare il sionismo al nostro Risorgimento che ha tutt’altra natura e storia.

Parlare di antisemitismo è quanto mai generico perché confonde cose assai diverse fra loro:

l’anti-giudaismo teologico che è la differenza nillenaria che divide l’ebraismo dal cristianesimo ma anche dall’ Islam; l’antisionismo politico che è una legittima difesa contro il sionismo, inteso appunto come razzismo. 

Ritengo che i problemi storicamente evidenziatisi di antisemitismo si ebbero soprattutto nel XIX secolo in conseguenza delle leggi che equiparavano gli ebrei a tutti gli altri cittadini, con parità di diritti e di doveri... Ne vennero fuori problemi che andrebbero studiati in quel contesto e non fuori contesto, come si continua a fare del tutto strumentalmente.

Quanto a storici come Giannulli che dicono essere "bestie" quelli che hanno posizioni storiche diverse dalla sua, trovo trattasi di una grave forma di ipocrisia: le opinioni altrui, anche se non si condividono, vanno rispettate secondo costituzione... Per il solo fatto che si esprime così, a prescindere dal merito, la Bestia è proprio lui...

 Insomma, nel testo sopra pubblicato e proposto alla lettura pubblica non vi è una sola riga che stia in piedi... E’ anche pieno di insulti ed offese che non raccolgo, direi di autentico "odio" e "razzismo", come mi pare sia stato rilevato da altri...Vi è un vittimismo alquanto stucchevole come se gli ebrei avessero il monopolio della sofferenza umana e pretendessero il copyright... Questa osservazione sul "monopolio" non è mia, ma di un vescovo citato nel libro di Mearheimer e Walt, dove sono anche citate le reazioni che ne seguirono. Si possono fare solo critiche da una direzione verso l’altra, ma non vale il contrario.

A mio avviso, la spiegazione vera non va cercata nella storia (che non interessa a nessuno) ma in una consapevole, sistematica e "industriale" (Finkelstein) campagna di demonizzazione di duemila anni di passato storico... Ho sintetizzato come ho potuto e non ritornerò sull’argomento, ma consiglio la redazione di Agorà di cercare altri interventi sulla questione, se non vuole dare l’impressione che testi simili costituiscano la linea politica editoriale della testata. 

Capisco che sostenere posizioni diverse in un clima di terrorismo ideologico sia difficile e assai pericoloso. Quanto agli storici alla Giannulli hanno di che preoccuparsi: non avranno più nessuna credibilità se passerà questa legge... Chi accetterà di discutere e confrontarsi con loro se dietro di loro vi sono i carabinieri? Il mestiere dello storico non si distinguera da quello di un qualsiasi giornalista al soldo dei servizi segreti o di uno stato estero o di interessi occulti...

Non di Irving si deve parlare.. Non lui si deve citare, peraltro eccellente il suo libro su Goring ed altri. Non è lui l’esperto di "campi di concentramento". Bensì persone come Carlo Mattogno che sulle camere a gas ha scritto un libro di 700 pagine e 1500 note... Ma anche moltissimi altri testi su ogni aspetto delle questioni di cui qui si parla. Lo si legga e lo si confuti... ma non si faccia finta che non esista e che non abbia scritto testi ponderosi che ci si deve prendere almeno la briga di leggere. E’ ammesso che il massimo e insuperato storico olocaustico sia Raul Hilberg... (tutti gli altri, e dunque anche Giandulli, a giudizio di Finkelstein sono "paccottiglia da supermercato")... Lo ha criticato Jurger Graf... Abbia ragione o torto non ha qui importanza, e non sono io in grado di giudicare, ma ne ha per ogni cittadino il fatto che debba vivere in esilio in Russia proprio per aver criticato il libro di Hilberg, da lui definito un "gigante dai piedi di argilla"... Se i vari Giannulli pensano di poter scrivere i loro libri, mandando in galera o costringendo all’esilio i possibili contraddittori (civilissimi e non offensivi e insultanti come fa lui che in modo assai indisponente dà ad altri l’epiteto di "bestie" (!)), allora non un consorso per professore ordinario deve fare, ma per Inquisitore di Stato... o di Veterinario.

Temo che la legge passerà e che sia un gioco delle parti la finta opposizione di personaggi come la Nirenstein. Mi chiedo però quale sarà il prossimo passo.

Nella nostra storia abbiamo avuto due scuole: quella di Giordano Bruno che finì sul rogo nel 1600 e quella di Galilei che preferì salvarsi ritrattando: avete ragione voi! Se così vi pare...

Mentre vi saranno persone sagge che si asterranno dal manifestare in pubblico o per iscritto le proprie opinioni, che anzi saranno rafforzate proprio dalle leggi stesse che impediscono di averle, è però da chiedersi se queste persone verrano stanate nelle loro case e condotte in un luogo pubblico e costrette a professioni di fede storica o a genuflessioni e prosternazioni davanti alle Potenze di questo mondo ovvero ad accettare una minore dignità come cittadini e una esistenza marginale, appena tollerata.

In un certo senso vi è già un clima di intimidazione per cui molte persone che non hanno alcuna cognizione per propria scienza (ed i parlamentari sono grandissimi Ciucci che ragliano, pronti a vendere anche la propria madre se viene loro chiesto), si danno a fare affermazioni le più strampalate dove si confondono le camere a gas con i forni crematori o si attribuiscono ai "negazionisti" la "negazione" degli stessi campi di concentramento e che sia avvenuto il rastrellamento del 16 ottobre, assurto ormai a data epocale della storia italiana. Pare che ne avessero proposta la data ogni anno come giornata fissa di lutto cittadino...

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