Mi pare che manchi - per scarsa informazione o voluta sottovalutazione, faccia lei - l’elemento centrale di questa argomentazione. I quesiti proposti hanno possibilità di raccogliere un sufficiente numero di firme solo se i partiti maggiori danno il loro contributo per la raccolta delle firme. E contribuiscono corposamente all’informazione nei loro riguardi. Lei fa finta di non sapere che l’informazione trasmessa solamente dai radicali è prossima allo zero. Così casca dalle nuvole e dà spiegazioni risibili.
In questa occasione il centrodestra ha dato l’appoggio alla raccolta per far passare i referendum sulla giustizia (che non si sa per quale motivo, ritenevano funzionali ai loro obiettivi); risultato: il numero di firme è stato raggiunto.
I vari partiti di centrosinistra - troppo occupati nei loro giochetti di parapotere - hanno volutamente trascurato e boicottato gli altri referendum. Quelli che riguardavano temi sociali che, a me almeno, interessavano molto. Perché proponevano di eliminare leggi repellenti e contribuivano allo sviluppo ’civile’ di questo paese. Se a lei vanno bene quelle leggi, bene, sarà contento. Io no, non lo sono.
E ritengo che la responsabilità sia dei partiti di sinistra, tutti, non dei radicali che li hanno proposti. Lei invece afferma che il flop dipenda solo della incapacità dei proponenti o della inconsistenza dei quesiti. Mi permetta di pensare che sono motivazioni del tutto evanescenti.