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Credenti e non credenti: dove porta il dialogo Scalfari-Bergoglio (terza parte)

Di Persio Flacco (---.---.---.4) 26 settembre 2013 00:11

Commento telegraficamente per non incappare nei suoi strali.

<< Distacco che va inteso come "svuotamento dell’anima da tutti i contenuti che derivano dall’io, cioè dall’attività della creatura, che in modo del tutto illusorio può produrre alcunché di simile al divino, dal momento che è un puro nulla, al confronto del tutto di Dio". >>

E’ esattamente il contrario: solo recuperando la genuina essenza del proprio Io, liberato dai gravami del futile, si può sperimentare l’unione con l’Uno. L’Io non è affatto "puro nulla", al contrario: essendone parte è il nesso con l’Uno (o con dio, per chi è credente).

Gesù definirebbe questo processo: diventare come bambini.


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