Guarda che i ragazzi del G8 ingiustamente segregati e maltrattati a Bolzaneto non erano finiti nelle grinfie della magistratura, ma di un altro apparato dello Stato, coordinato dal consiglio dei ministri, e che quindi seguiva in quei giorni, indicazioni di natura anche politica, visto che quello non era certo un governo di tecnici.
I magistrati, nella storia dell’assalto alla Diaz e del carcere di Bolzaneto, sono quelli che hanno contribuito a ristabilire la verità storica, mettendo nero su bianco - come nelle motivazioni della sentenza - che in quell’occasione nel nostro stato si è agito in contrasto con il rispetto dei diritti umani. I magistrati, nella storia del G8 di Genova, sono quelli che hanno dato un minimo di giustizia ai partecipanti pestati. Forse poca, forse si poteva fare di più, ma di certo non è responsabilità della magistratura se dei fermati - che fossero essi colpevoli o innocenti non conta - sono stati pestati selvaggiamente e trattati in condizioni di violazione palese di tutte le regole di uno stato civile (lo dice la sentenza della cassazione, non è un mio giudizio).