Comprendo e apprezzo il senso dell’articolo: la discriminazione è orribile, ma "perdonare" la differenza per un merito è anche peggio perché rivela l’ipocrisia e la spietatezza di chi condanna, benché dica di perdonare. Vi invito a leggere questo mio recente articolo su AgoraVox al riguardo.
Avrei apprezzato qualche piccola accortezza da parte dell’autore: Turing si chiamava Alan, non Alain. Il turpiloquio poi poteva essere evtiato, benché sfruttato per fare sarcasmo.
Attendo il prossimo articolo!
Osvaldo.