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Ridatemi Ratzinger

Di (---.---.---.124) 30 luglio 2013 18:21

cioè?
pur essendo romano, anti clericale e agnostico e pur vivendo a 5 minuti da san pietro, luogo in cui vado solo ad accompagnare i gruppi metal con le croci rovesciate che vengono a trovarmi, "perché a S.Pietro che fai? non ci vai?", trovo ridicolo svegliarsi un giorno e dire: AH MA LA CHIESA CI FREGA CON LA COSTRUZIONE DEL CONSENSO!

Ma va???
Sono lì da duemila anni, perché sono più bravi di lei, più bravi anche a fare autocritica, anche ad andare a fondo alle cose, alle sue ragioni profonde, a dare al proprio popolo, quello che il proprio popolo vuole.
Perché quello sta facendo il papa, sai che jene frega de quelli come te,e come me d’altronde...

Ora, detto questo, si può risolvere tutto con questa banale analisi di cose banali, con l’occhio di colui che non è minimamente addentro alle cose della chiesa?
Con l’occhio di quello che riesce ancora oggi, nel 2013, a criticare gli italiani (ANCORA???) per asservimento al pontefice, quando, si vede benissimo, è un fenomeno sovranazionale, ne parlano tutti i giornali, di tutto il mondo, esattamente come parlano di Obama che parla col suo cane, Obama che bacia la moglie, Obama che si gratta il culo, perché è, forse lei non lo sa, una delle persone più influenti al mondo. 

Forse sarebbe il caso di imparare dalla chiesa come si mantiene il potere, piuttosto che continuare a piangere del fatto che ce l’hanno e che lo gestiscono.

Lei dice "Lo stesso ragionamento può essere applicato alla sua visita a Lampedusa e, se è vero che la condanna ad ogni criminalizzazione dell’immigrazione è lodevole, è altrettanto vero che un atteggiamento coerente imporrebbe, ad esempio, l’uscita dai Cie di ogni associazione di matrice cattolica."

Si rende conto dell’enorme scemenza che ha detto?
Che senso ha quello che dice?
Se le associazioni cattoliche ricevono fondi per fare quello che fanno, è altrettanto vero che gli stessi soldi vanno a TUTTE le associazioni che si occupano di immigrazione.
É lo stesso concetto espresso da alcune frange estremiste stupide, che si rifiutano di riconoscere il valore della resistenza cattolica durante la seconda guerra mondiale.
Cosa le da fastidio? Che le associazioni cattoliche facciano il loro mestiere?
Che lo facciano in cambio di finanziamenti?
Che siano cattoliche?
Le ripeto, io sono fortemente anti clericale, ma non posso sopportare quello di facciata, quello che deve aspettare che gli sbattano in faccia una cosa (il papa che costruisce consenso, non per sé, ma per difendere l’istituzione che rappresenta - è il suo mestiere) per inalberarsi.
Meglio mille papa Francesco che almeno lo fanno alla luce del sole, che i vari rappresentanti della lobby gay-pedofila e bancaria che negli ultimi 10 anni hanno dominato il vaticano. 

Certo, io avrei preferito un Alessandro VI, ma almeno, seppur simbolicamente, seppur con uno scopo preciso, seppur per aumentare il consenso popolare, questo papa usa poi quel potere derivatogli dalla rinnovata fiducia dei credenti, per dire apertamente che lui (e quindi LA CHIESA) non dovrebbe vedere nulla di male se un gay cerca Dio.
Meglio di niente, meglio di prima, o no?
Magari domani un papa di provincia, incoraggiato da questa uscita pubblica, darà ospitalità ai gay del suo paese cacciati di casa dai genitori, senza vergognarsene, parlerà contro l’omofobia, renderà normale ciò che per alcuni pare essere un’anomalia.
Ben vengano i professionisti della comunicazione, se servono a questo.
Lei confonde il fatto che il coltello sia usato per commettere omicidi, col fatto che l’omicidio è responsabilità di chi lo commette, non dello strumento usato.
La costruzione del consenso è lo strumento che la chiesa sta usando per migliorare la propria immagine, ma anche, probabilmente, per cambiare corso.

Poi magari son tutte parole, ma le parole hanno un peso, si ricordi, sono lì da duemila anni a governare, nel bene o nel male, parte importante del mondo occidentale.

Sappia che Papa Francesco non siede due volte nello stesso posto, perché Giovanni Paolo I c’è già stato, e prendere precauzioni non fa mai male.
Forse dovrebbe morire, così piacerebbe anche a voi.

State preparando la strada perché la chiesa duri altri duemila anni, non sapete proporre una minima, ma neanche mezza minima, alternativa al loro modo di fare.
É pieno di fedeli contenti del nuovo papa, pronti a rinnovare la fiducia alla dottrina cattolica e voi continuate a dirgli che sono stupidi.

Bravissimi.


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