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Pena di morte in USA: sotto esame 27 condanne sospette

Di Francesco Finucci (---.---.---.107) 20 luglio 2013 20:41
Francesco Finucci

posso dirmi sostanzialmente d’accordo. Io mi focalizzerei però su un’altro aspetto: la questione della giustizia affonda in america in una più estesa struttura culturale. Si lega all’idea che la nazione debba essere in armi, perché solo così può difendersi, ma anche che la nazione americana abbia il ruolo di civilizzazione del mondo: fondendo questi due caratteri ne esce l’idea che per civilizzare (anche il proprio stesso territorio) si possa e si debba fare bonifica del criminale deviato che quindi può anche essere eliminato. Se potenzi questa cosa tramite l’utilizzo dei moderni media ne esce fuori uno spirito da caccia all’uomo, o anche più probabilmente di guerra religiosa estremamente pericoloso. Di fronte a questo poi le discriminazioni di religione, cultura ed etnia poi non sono che l’elemento contingente che scatena un substrato più antico e complesso. Per questo è importante parlare di pena di morte, perché appartiene ad una determinata visione del mondo, una visione eliminazionista


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