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La sigaretta elettronica fa male? La verità, tra studi scientifici e conflitti d’interesse

Di (---.---.---.89) 15 agosto 2013 02:22

"Una ricerca presentata nel settembre 2012 a Vienna, al congresso della European Respiratory Society, ha messo in guardia dalle strategie di marketing, dimostrando che il vapore della sigaretta elettronica è dannoso per i polmoni e per il sistema respiratorio".


Questa frase é falsa. Non si trattava di una ricerca ma di un esperimento di laboratorio su 30 (trenta, non scherzo) soggetti. Non é stata diffusa alcuna ricerca, non sono stati resi noti i criteri adoperati e il fatto stesso di non distinguere se il vapore era caldo o freddo, se il liquido conteneva nicotina o meno, quale fosse la marca della e-cig in questione, la dice lunga sulla serietà dell’intera operazione. Inoltre, a proposito di faziosità, la capo ricercatrice dell’equipe, la dottoressa Christina Gratziou dell’Università di Atene, é stata a capo della sperimentazione del farmaco antifumo Champix della Pfeizer (e di altri farmaci della Glaxo analoghi), che addirittura, nell’intervista collegata alla diffusione dell’esperimento, CONSIGLIAVA al posto delle e-cig pur trattandosi di uno psicofarmaco con casistica accertata di morti per suicidio e tentativi in quel senso. A proposito: una confezione costa 750 euro. Inoltre, come se non bastasse, l’esperimento non dimostrava alcunché, si limitava a mettere in evidenza una broncocostrizione dopo l’inalazione di vapore, fenomeno fisiologico ben noto al pari della contrazione delle pupille all’aumentare della luce e che si può riscontrare anche facendo una sauna. Complimenti, davvero un bell’esempio di giornalismo. Eppure non siete i primi a prendere insulti dopo la pubblicazione di articoli così evidentemente faziosi...


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