Raramente sono tutto sommato d’accordo con un articolo dell’UAAR, ma questa volta è così. Quello che contesto è il principio che la religione -e in specie il cattolicesimo- siano una forma di costrizione e invece i principi dell’illuminismo no. Questo non solo non è vero, ma è smentito dai fatti, se si considera la violenza brutale e pienamente ideologica espressa sia dall’ideologia religiosa sia da quella scientista-illuminista (pur riconoscendo ad entrambe una complessità maggiore di quanto appaia o si voglia far apparire). L’idea che all’interno di un contesto sociale -in genere- si vengano a costruire sistemi ideologici e culturali atti a controllare e sradicare la devianza è un aspetto che fa parte di ogni società e non può essere banalmente derubricato sotto la voce "superstizione", perché sappiamo bene come in nome della rivoluzione della Dea ragione la Francia (e non solo) ha visto un bel po’ di morti assommarsi sulla coscienza.