L’economia basata sull’ attività produttiva mal si coniuga con gli interessi dell’attività speculativa, i " mercati " anzi, il mercato in quanto oggi si considera solo il valore a livello globale, segue, da sempre, la logica della domanda e dell’offerta e se alla crisi economica, artificiosamente creata ad arte dal mondo speculativo, non sono stati posti dei limiti, significa che la "finanza globale" ha interesse a far crollare momentaneamente, il mondo produttivo; quasi certamente per acquisire in modo diretto le leve del paese produttivo e raggiungere il predominio sul "mercato" cravattandoci direttamente sui prezzi dei prodotti finiti ed eliminando dalla filiera le figure mediane dei produttori e dei mediatori economici.