E’ vero che il nobel per la pace all’europa è immeritato, è vero che non c’è neanche il tentativo di costruire una unità europea in termini di politica estera, però....
Pesa la storia dei balcani, del Kossovo in particolare, che è ormai uno Stato-mafia, pesa la storia delle diverse primavere arabe dopo le quali hanno preso il potere forze islamiche reazionarie, tali da far rimpiangere i dittatori precedenti.
Ciò che manca in quelle parti del mondo è la cultura laica, progressista, libertaria, che non si esporta con le armi e non è esportabile in situazioni di tragici masacri. Se l’europa intervenisse militarmente diventerebbe, non soltanto a livello di immagine, corresponsabile del successivo regime e questo allontanerebbe la speranza di cambiamenti veri, in qualche direzione civile e democratica. Il modello di intervenire e di porre poi il paese sotto tutela è stato sperimentato in Iraq e in Afganistan con i noti risultati.
La scelta di non intervenire, ma di aiutare i ribelli perchè possano combattere ad armi pari non è certo una scelta coraggiosa, ma probabilmente è la meno peggio, quindi la migliore fino a che non se ne vede un’altra.
GeriSteve