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De Magistris: se la politica la possono fare i mafiosi, ma non i magistrati

Di Elia Banelli (---.---.---.59) 18 marzo 2009 17:01
Elia Banelli

Cara Georgia, grazie per il commento.
Se alcuni degli indagati fossero stati più o meno colpevoli (compreso Mastella e uomini molto vicini all’entourage prodiano) questo l’avrebbe dovuto stabilire un regolare processo,
Bloccare le inchieste, prima ancora della loro conclusione e del rinvio a giudizio (ci hanno pensato i successori di De Magistris, ma con ben altre modalità e tempi) a mio avviso è un grave atto anti-democratico e pericoloso per il buon funzionamento dello Stato.
Non si tratta solo di "una lotta interna alla magistratura" perchè su De Magistris sono piovute addosso le mire della politica già nel 2005 (prima ancora che si scoprissero le sue inchieste), con decine di interrogazioni parlamentari nei suoi confronti. E su di lui, prima ancora dell’avviamento disciplinare, si pronunciarono alcuni "membri togati" (cioè di nomina partitica) del Consiglio superiore della magistratura.
Se entriamo nel merito, i suoi "errori" sono davvero banali e in certi casi "inevitabili".
Un esempio? Gli è stato contestato di non avver avvisato il suo capo, il procuratore Mariano Lombardi, di aver iscritto il senatore di Forza Italia Pittelli nel registro degli indagati.
Ma De Magistris l’aveva fatto per uno scopo preciso: evitare la fuga di notizie ed il boicottaggio delle indagini.
Sapeva benissimo che Pittelli è amico di Lombardi, che il figliastro di Lombardi lavora nel suo studio d’avvocato, che Pittelli stesso è stato l’avvocato di Lombardi e di molti altri indagati da De Magistris.
Questo è il vortice di accordi, amicizie, veti incrociati sotto cui si trovava ad operare nella procura di Catanzaro.
E la fuga di notizie, come quella di Libero su Mastella, non era certo opera di De Magistris (che non aveva niente da guadagnarci) ma di "talpe" in procura che avevano tutto l’interesse a far scoppiare un casino.
E ci sono tanti altri dettagli interessanti che non si possono riassumere qui, ma per chi li ha seguiti la strategia è ben chiara e definita.


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