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Strumentalizzare la follia omicida di Kabobo per aizzare all’odio

Di (---.---.---.149) 15 maggio 2013 10:08

Perdoni l’intromissione, Paolo, ma mi pare che le sue parole siano quantomeno aberranti. Esiste forse una modalità di uccidere più nobile di un’altra? Forse perdere una persona cara perchè devastata dal mitra è meno doloroso o più umano del perderla perchè punta con una lama? Io non credo proprio. E giudicare un popolo tribale o arcaico solo perchè una persona di quel paese, probabilmente pazza, ha compiuto un gesto così folle, mi sembra molto affrettato, oltre che del tutto inappropriato. Come dovremmo essere giudicati noi, civilissimo popolo italiano, attraverso le migliaia di morti provocate dalla mafia siciliana, o per le numerose vittime della Camorra morte sgozzate o ancora sulla base di quelle dell’ndrangheta, con mitra e fucili? Ma senza andare nella criminalità organizzata, abbiamo numerosissimi esempi di fidanzati che massacrano quelle che prima erano le loro donne, solo perchè queste avevano fatto un’altra scelta di vita. O madri che ammazzano i propri figli e ancora figli che uccidono a sangue freddo il proprio genitore. Cosa c’è di civile ed evoluto in questo? Suvvia, non entriamo in argomentazioni che con questo tragico gesto non c’entrano nulla. 


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