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Pd: verso il congresso (1)

Di (---.---.---.231) 13 maggio 2013 20:30

La scelta di Epifani è il risultato di una medazione tra i capicorrente, incapaci di prevalere gli uni sugli altri si sono accordati su una figura che più scialba non poteva essere. Un uomo di apparati capace di parlare solo in poitichese e del tutto privo della capacità di comunicare emozioni (probabilmente perché nè è privo).

Sul dibattito elettorale al quale sembri particolarmente interessato posso dirti solo questo: se non si comincia da una analisi della più grave sconfitta elettorale della sinistra in epoca repubblicana non si va da nessuna parte.

E’ davvero incredibile che di fronte al crollo del partito di maggioranza (PDL) il partito di opposizione (PD) non solo non vince ma perde anche lui voti (3.450.000) a favore di una formazione politica ex-novo priva di una proposta di politica economica di governo, con una proposta di democrazia diretta che non sta nè in cielo nè in terra e di "decrescita felice" che è una cosa contro natura e con una sola parola d’ordine: "ve ne dovete andare".

Se non si parte da questo dato clamoroso e dalle ragioni profonde che lo hanno determinato allora il tuo PD non va proprio da nessuna parte.

E dal momento che non credo proprio che nel PD il gruppone degli oligarchi (suddiviso in varie correnti) sia disponibile ad una discussione del genere, allora personalmente auspico che si spacchi e si autodistrugga riducendosi ad un partitino come rifondazione. Al suo posto può così nascere un moderno partito liberale di sinistra, che sappia fare quelle riforme di cui l’Italia ha un disperato bisogno.


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