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Renzi, il sindaco ciclista

Di (---.---.---.160) 9 maggio 2013 20:02

Largo al nuovismo >

Tutti si interrogano sul come il PD sia finito nel pantano e se potrà uscirne. Il partito sembra aver smarrito la sua identità e soffrire di spinte centrifughe.

Due casi.
Quando si è trattato di votare per il governo Letta, il “rampante” Pippo Civati avrebbe potuto (nel segreto dell’urna) dire si, no oppure astenersi. Come preannunciato, al momento del voto ha scelto di uscire dall’Aula e di andare a partecipare ad un talk show.
E’ stato senza dubbio un modo efficace di rendere “visibile” la propria “distinzione”.

Secondo.
Matteo Renzi ha per mesi “picchettato” la Direzione nazionale del PD in nome della “rottamazione”. L’ha definita “una grande liturgia” e spesso “una terapia di gruppo” che lascia il tempo che trova.
Dopo aver tacciato di “inconcludenza” Bersani si è spinto fino a rinfacciargli di anteporre i suoi “destini personali” a quelli del paese.
Ora che il PD è in crisi si guarda bene dal proporsi come Segretario. Suo obiettivo è e resta solo quello di diventare Premier.

Postilla.
Anche Berlusconi e Grillo si dicono portatori di “novità”. Eppure fanno di tutto per mantenere “unito” il partito.
Forse è Tutta colpa di Carosello se anche in politica piovono gli spot …


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