Meglio essere liberi di morire di fame che avere il diritto alla vita (o meglio il "dovere alla vita" come impone Santa Romana Chiesa anche alle istituzioni "laiche" dello Stato!) ridotti in catene. Questo è quello che ci insegnano secoli e secoli di lotte per la libertà, da Spartaco a Catone l’Uticense, dai primi cristiani che morivano sbranati dai leoni ai rivoluzionari francesi, dai garibaldini ai partigiani. Meglio morire di Aids da cittadini con pieni diritti che fare una vita da "inferiori" in un Paese razzista. L’apartheid era uno status indignitoso, inaccettabile per qualsiasi essere umano. Certo, il Sudafrica di Mandela e Tutu ha cambiato le cose troppo poco, bisognava avere più coraggio sia nel perseguire i responsabili del regime razzista, sia nell’attaccare quei modi di pensare africani (compresa una certa indulgenza verso la violenza sulle donne) che sono incompatibili con uno sviluppo democratico ed una società moderna. Certo, sull’Aids bisognava fare di più in termini di prevenzione, ma sono sicuro che il regime razzista non avrebbe fatto meglio.