• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Vincolo di mandato. Perché ha ragione Grillo

Di (---.---.---.115) 1 aprile 2013 18:38

Bubbole forbite >

Difficile pensare e ancor più credere che i Padri Costituenti non avessero ben presenti le varie teorie sulla rappresentanza politica.

Forse hanno voluto e saputo distinguere tra il “portavoce” di 2-300 compaesani (v. consiglio comunale, ..) e il “rappresentante” del bene comune a 100-200 mila cittadini.
C’è di più.
Ancora oggi non sarebbero d’accordo con chi (v. Berlusconi) farebbe votare soltanto i Capigruppo di una pattuglia di meri “soldatini”.
Viceversa, hanno deciso di non coartare la “libertà di coscienza” (o libero arbitrio) assicurando il voto segreto.
Per certo non immaginavano che, in nome della democrazia diretta, appena 20 mila prescelti (gli iscritti) bastassero a scegliere, on line, 1/6 dei parlamentari di oltre 40 milioni di elettori.

Sintesi.
Nessuno nega ad una forza politica (v. M5S) di far valere un suo vincolo di mandato interno. Dovrebbe però dimettersi Pizzarotti che, da Sindaco, non è riuscito a “fermare” l’inceneritore di Parma.
Stare in Parlamento non è performance da teatrino di Pantomima e Rimpiattino


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox