Franceschini è il primo leader “moderato” che non ha paura di dire qualcosa di sinistra pur essendo di centro. Seppure volessimo superare le categorie storiche che contraddistinguono la destra dalla sinistra dobbiamo ammettere che esistono presupposti, idee, concetti che differenziano nettamente gli schieramenti, presupposti che continueranno a caratterizzare le scelte personali di politici e gruppi. Credo che il coraggio di abbandonare la strategia delle equidistanze, dimostrata dai predecessori nell’ambito del partito democratico, frutterà a Franceschini un recupero parziale dei consensi che sembravano destinati a rimpinguare le casse dell’italia dei valori.
Sono sempre stato critico nei confronti della politica personalistica degli ultimi anni ma non posso esimermi dall’ammettere che la deriva qualunquista, affermatasi ormai da tempo, non possa essere combattuta che con un’azione incisiva da parte di personaggi altamente rappresentativi di cui Franceschini è un esempio interessante.
Una speranza.
MauroBonaccorso