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La verità del recupero crediti telefonico. Sfruttamento e dignità sepolta

Di Xxxxxxxxxxx (---.---.---.89) 20 marzo 2016 18:53

Quando sento dire non bisogna generalizzare, mi incazzo. Sicuramente anche il signore che si millanta benefattore e dice che esistono realtà deontologicamente ortodosse contrattualizzerà i suoi dipendenti a 3,5 euro lorde ora. La paga minima che si dovrebbe corrispondere è 6,88 l’ora, ma chi lavora dentro un re upero crediti sa che i capi hanno grandi macchine di serie limitata e, se non ti sfruttano fino all’osso, non se le possono permettere. Concordo con il fatto che il 5% di recuperato sia abbastanza alto, poi bisogna vedere cosa si recupera, se contratti truffa o fatture scadute. Conosco quasi tutte le società di recupero crediti di Roma, compresa la sirfin, e tranne una che si trova a tiburtina, sono la stessa solfa. Abusano dei contratti a progetto perchè il turn over all’interno di questi postacci e assurdo. Molte di queste società hanno aperto filiali in Albania o Romania, perchè pagano di meno i dipendenti così gli introiti aumentano. Quindi la remunerazione di questi lavori in Italia sta subendo la concorrenza di albanesi e di rumeni. La conseguenza è che oggi se lavori nel recupero è possibile che neanche un fisso orario venga corrisposto e Renzi con il contratto di collaborazione continuativa ha reso tutto ciò lecito. Quindi non dimenticate che i proprietari di agenzie di recupero crediti sono cravattari e sfruttatori, che violano decine di diritti costituzionali e di queste aziende tutte uguali possono esistere solo i meno peggiori. L’unica riga di speranza e di augurio va a quella mamma ha perso lavoro.


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