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Grillo, la Costituzione e la vicenda Lavitola-De Gregorio

Di Geri Steve (---.---.---.8) 4 marzo 2013 19:20

La questione della corruzione alla berlusconi dei parlamentari è storia sporca che non c’entra niente con il principio di libertà di azione del parlamentare.

Che un parlamentare decida con la testa sua e non con quella del capo dovrebbe essere cosa ovvia: il parlamentare è lì (o meglio: dovrebbe essere lì ) per rappresentare a modo suo i suoi elettori, non il capo o il partito.

Se si accettasse il principio opposto -come sostiene Grillo- se ne dedurrebbe che i parlamentari sono semplicemente INUTILI: I CITTADINI POTREBBERO VOTARE DIRETTAMENTE I CAPI-PARTITO e in parlamento ci andrebbero soltanto loro, ciascuno con voto pesato: chi ha avuto il 28% avrebbe 28 voti, chi il 35% avrebbe 35 voti e così via. Il parlamento sarebbe composto da quattro o cinque gatti con cento voti fra tutti, e tutto sarebbe più semplice, rapido, trasparente ed economico.

Se invece si fa un parlamento di centinaia di parlamentari è perchè ci si aspetta il meglio da centinaia di teste pensanti, non da centinaia di servi ubbidienti.

GeriSteve


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