Dissento:
il paragone con Celestino V non regge: questi non era
minimamente responsabile del marcio che ha trovato dentro la chiesa
cristiana (allora non c’era distinzione cattolici-protestanti), mentre
Ratzinger sì: lui proveniva proprio da dentro la chiesa, ad es. fu
proprio lui, come capo sant’uffizio (ex-inquisizione) ad attuare
l’insabbiamento di tuttte le faccende di pedofilia. Cose che Pietro da Morrone
mai avrebbe fatto. Poi, insediatosi, fu proprio lui a nominare Bertone
segretario di stato, consolidando quel marcio.
Può esserci al più
un’analogia nell’essersi sentiti incapaci di cambiare la chiesa e
nell’averlo riconosciuto pubblicamente, ma i due personaggi non sono
paragonabili, perchè andavano in due direzioni opposte: Ratzinger è un reazionario, Pietro da Morrone era un frate francescano, che probabilmente credeva sinceramente in una chiesa povera e vicino ai poveri, come descritto nell’Avventura di un povero cristiano.
Paragonarli è quasi una bestemmia.
GeriSteve