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Grandi Opere, fumo negli occhi...e torna il Ponte sullo Stretto

Di Roberto Calabrò (---.---.---.130) 8 marzo 2009 11:37

Non entro nel merito della questione Ponte, che è un’opera inutile e costosa ai fini del trasporto tra le due sponde. Tuttavia non me la sento di andare contro Berlusconi e i suoi, se dopo anni di governo di centro-sinistra (1996-2001 e 2006-2008), il Ponte è ancora in agenda e rimane un facile strumento di propaganda, come sottolinea il titolo di questo articolo.
Il vero punto è che quando la destra governa fa apertamente cose di destra: pensa al nucleare per l’approvvigionamento energetico, mette in cantiere il Ponte (intanto iniziamo a sbancare e a distruggere i territori, poi l’opera rimarrà incompleta - la solita cattedrale nel deserto - perchè i soldi non ci sono, ma chi se ne importa...), riduce gli spazi di libertà dei cittadini, introduce le ronde che evocano brutti ricordi del ventennio fascista.
Invece il centro-sinistra (o sedicente tale) non è mai stato in grado nei suoi anni al governo di attuare con forza una politica che fosse apertamente di sinistra: non si è accellerato sul solare e sull’eolico in maniera decisa, non si è sciolta la società "Stretto di Messina" che per 30 anni ha drenato fondi pubblici producendo solo studi e consulenze inutili, non si è completata la Salerno-Reggio Calabria, non si è provveduto a migliorare i trasporti su strada e su rotaia nè in Calabria nè in Sicilia, che rimangono il fanalino di coda dell’Europa.
In altre parole non si è modernizzato il Paese. Quando un processo di modernità è avviato - vedi la vicina Spagna - poi è impossibile tornare indietro (al nucleare, al ponte...). Ma da noi destra e sinistra hanno concorso a tenere bloccato e arretrato il Paese per trent’anni.
E adesso ci meravigliamo di Berlusconi e delle grandi opere?
Berlusconi e il suo governo (e le sue televisioni e il conflitto di interessi) sono il frutto avvelenato dell’insipenza politica della sinistra e della sua classe dirigente.


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