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Grandi Opere, fumo negli occhi...e torna il Ponte sullo Stretto

Di mabo (---.---.---.170) 7 marzo 2009 20:29
 
Intanto complimenti all’autore dell’articolo che ha argomentato fatti che non possono essere smentiti.
Vorrei poi rispondere a tutti i commentatori che scrivono esclusivamente utilizzando luoghi comuni privi di fondamento, che il male dell’Italia sono proprio loro, perché, pur non avendo strumenti sufficienti per l’elaborazione di concetti compiuti, si arrogano il diritto di “argomentare” su vicende che non conoscono, oltre a dare fiducia agli imbonitori, mediatici che ormai conosciamo a menadito.
Le priorità, consolidate ormai da tempo (soprattutto nel contingente contesto di crisi economica), della Sicilia sono ben altre, ma forse i detrattori, degli argomenti sopra riportati non li vedono, accecati come sono dall’ideologia nullista di cui sono permeati i loro commenti.
Le opere pubbliche in questa regione sono arretrate, le ferrovie lumaca, le autostrade obsolete e pericolose, gli edifici scolastici carenti, l’erogazione dell’acqua, in molti paesi dell’interno è limitata ad orari, quando c’è, il lavoro sottopagato e privo di garanzie è diffusissimo e potrei continuare.
Il ponte dunque serve a nascondere, a camuffare una realtà ben diversa.
Fumo negli occhi dunque che mi fa ricordare gli emigranti degli anni settanta, che pur vivendo situazioni di disagio, nelle città del nord o all’estero, quando tornavano a casa per le vacanze estive, lo facevano a bordo di automobili di grossa cilindrata per stupire i loro conterranei, quindi nel frattempo non è cambiato niente, sempre e solo fumo negli occhi.
Vogliamo cominciare a diradare questa cortina fumogena e scegliere in modo più oculato ?
Un saluto
Mauro Bonaccorso 
 

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