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L’insostenibile leggerezza della politica digitale

Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 6 marzo 2009 11:49

 il governo di B è permeato dalla logica della tv generalista. La logica è quella dell’uno a molti. Il principe docet, anche con le soap opere melenze ed il veleno della De Filippi, ed il popolo ascolta e riflette.
 L’epoca della rete è l’epoca del peer2peer, del pari a pari, del molti a molti, dove, come dimostra tra l’altro il successo di Agoravox, tutto è in dicussione e qualsiasi comunicazione è l’occasione per poter esercitare e costruire il cervello collettivo, l’intelligenza collettiva.
 Obama ha capito ed usato questa forza dirompente sovvertendo equilibri altamente consolidati.
 Ha accettato le regole del nuovo gioco, la rete lo ha capito e sostenuto cambiando la politica per sempre.
 B ed il suo governo non lo capiranno mai perchè questo sistema non è paternalistico e gerarchico ma comporta una messa in discussione di tutto anche del capo: figuratevi!
 Un uomo che non vuole un partito basato sulla democrazia, perchè non vuole intralci nel suo decisionismo lobbistico, sposa una cultura così diversa dalla sua e così partecipativa!
 Ecco perchè, mentre in tanti celebrano i suoi fasti, sono convinto che il nostro è un morto che cammina.
 Non lo sa di esserlo nè lui nè i suoi supporter ma tutto quello che di nuovo si produce nella società da lui diretta, non lo riguarda.
 La storia cambia e brucia tutto: come negli anni 80 lui era una novità, che girava in tune col mondo, così oggi corre dietro al nuovo mondo che non capisce ed invano cerca di controllare.
 E’ il primo su Facebook e si illude ma, prima di quanto si possa pensare, si renderà conto che il suo tempo è passato.


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