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Il mercato delle armi italiane conquista il mondo

Di Damiano Mazzotti (---.---.---.50) 20 gennaio 2013 21:21
Damiano Mazzotti

Una nazione che vende o che compra tante armi, non è detto sia violenta.

I cittadini canadesi e svizzeri, posseggono un numero di armi procapite pari a quelli dei cittadini americani e forse superiore, ma in Canada e Svizzera succedono i fatti americani.

Probabilmente vengono vendute meno armi da guerra e comunque i cittadini americani subiscono una cultura mediatica e colonizzatrice bene diversa da quella canadese o svizzera.

La scienza etologica infatti suddive le popolazioni umane in base all’aggressività intraspecifica (guerre civili e non e uccisioni di altri esseri umani della stessa tribù) e all’aggresività interspecifica (l’uccisione di animali per sopravvivere).

Le due forme di aggressità sono ben distinte e l’utilizzo di armi a scopo sportivo, come nel tiro a segno, stimola sicuramente l’attenzione e la responsabilità nell’utilizzo di un mezzo molto pericoloso. Questa forma di educazione si rivela molto vantaggiosa anche quando si guida un’auto o un macchinario potenzialmente letale.


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