Nel lasciare alla NATO la gestione delle ultime pericolosissime
tensioni nella regione mediorientale, gli Stati Uniti stanno dimostrando di
avere una posizione meno netta su un eventuale conflitto, ma la loro
possibile debolezza in questo contesto potrebbe avere conseguenze
negative nei rapporti con l’Europa costretta, per forza di cose, a
difendere il suo fianco mediorientale rappresentato dalla Turchia. In
questi giorni la protezione della Turchia è praticamente diventata
prioritaria per gli Alleati; e non è difficile scorgere nel
dispiegamento dei missili sul confine turco-siriano l’intenzione di scoraggiare, più che
l’esercito di Assad, l’ostilità di Teheran.
Visto che esercitare un potere significa poter sottoporre al terrore i propri nemici pare che gli USA vogliano smettere di esercitare il potere di guida del mondo.
In effetti, allargando l’orizzonte al resto del mondo, che ha preso posizione sulla
Palestina all’ONU: il baricentro geopolitico si sta spostando
dall’Occidente verso il resto del mondo, come spiega il politologo
professor Kupchan nel suo libro “Il mondo del XXI secolo non sarà degli
Usa o della Cina, ma di nessuno”. Pubblicato lo scorso marzo dalla
Oxford University Press e che uscirà in italiano nei primi mesi del 2013
con Il Saggiatore.