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Blackout delle comunicazioni in Siria: cosa si nasconde dietro la cyberwar di Damasco?

Di pint74 (---.---.---.75) 30 novembre 2012 18:39
pint74

La storia,anche quella recente,non ci insegna nulla...Pretesti e bugie per aggredire iraq,con armi di ditruzione di massa mai trovate,e Libia,con violenze mai provate ed altro...
Il tutto per leggittimare guerre al solo scopo di appropriarsi delle risorse di questi Stati o di lever di torno figure scomode.
Ora è il turno della Siria e dagli giù al dittatore,senza ,però,far notare che i ribelli si sono macchiati di crimini di guerra ugualmente orrendi a quelli imputati al dittatore di turno...
Diamo per scontato che l’oscurazione della rete sia stata fatta dal regime siriano quando può benissimo essere opera della NATO o di altre potenze,al solo scopo di oscurare i crimini di guerra dei ribelli e leggittimare un’invasione.
Come al solito non ce ne frega nulla se Libia ed Iraq,dopo le guerre "umanitarie",sono ridotti a ruderi di Nazioni,in povertà,senza risorse,con migliaia di morti a causa della guerra ed ancor di più a causa dell’instabilità causata dall’intervento "umanitario".
E poi tiriamo di nuovo in ballo anonymous,novelli robin hood della rete...Ma chi è realmente anonymous e cosa hanno fatto di concreto per questo mondo?Chi ci assicura che non ci sia dietro l’ennesima organizzazione governativa,invece che qualche hacker disinteressato e pronto a svolgere azioni di disturbo contro i potenti?
Parere personale.Questa è l’ennesima guerra causata dall’elitè finanziaria al solo scopo di lucro,destabilizando uno Stato sovrano,controllando le notizie3 a proprio piacimento e cercando pretesti per l’intervento armato.
Armiamoci e partite.
Chi controlla i soldi controlla l’informazione ed anche i governi.


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