Mio caro giornalista, se lei c’era, avrà sicuramente sentito anche le minacce di incendiare lo studio, le intimidazioni ai collaboratori dello studio e ai loro familiari, le colossali falsità urlate al megafono. Ma soprattutto saprà che questa gente è entrata con l’inganno, ha rifiutato di uscire e, soprattutto, ha messo a soqquadro rovistando in tutto l’ufficio, pretendendo di ispezionare anche i files dei computer, e rubando documentazione e materiale.
Se questo è un dialogo amichevole, come lei dice, la prossima volta vengo a dialogare amichevolmente a casa sua.