I fascisti, neofascisti, o fascisti soft non mi sono mai piaciuti. Quello che li distingue non è la falange estrema, violenta, che è presente (purtroppo) anche in alcune fazioni di sinistra, come peraltro le idee ottuse da "antisistema for dummies" maturate dalla veloce lettura di alcuni testi, molto spesso faziosi, o di scarsa qualità. Ciò che mi disturba veramente, in quanto liberale, è la fede nella gerarchia come sistema sociale, la lealtà giurata al capo infallibile, l’assoluta omologazione del pensiero, e infine, il profondo razzismo.
Chiunque manifesti un dubbio sulla filosofia e sui metodi utilizzati non è più un vero fascista, non fa più parte del gruppo, ed è considerato un infame.
I fascisti tendono ad usurpare il concetto di patria. Si autonominano difensori dei valori nazionali, e se non la pensi come loro sei considerato un traditore.