Anche lei si perde nella consolidata tautologia introdotta astutamente dal sistema. Non bisogna dare l’elemosina a chi abbia già avuto una vita difficile: bisogna riconoscergli la dignità di poter vivere! E questo si potrebbe fare recuperando i soldi rubati quotidianamente da politicanti e finanzieri! Non colpendo ancora la gente comune, come fa invece la fesseria del Redditest che lei invece enfatizza. Esso, infatti, si rivelerà il solito strumento appuntito contro il cittadino e smussato, ma molto smussato, nei confronti dei grandi evasori. Altro che studi di settore! Quando quelli come lei promuoveranno il redditest per politicanti, industriali e finanzieri? Ilo fatto che certe cose si facciano altrove non significa che esse siano buone e auspicabili. Questo se lo metta in testa. I paesi civili che lei ricorda non sono tali se non colpiscono quelle rendite. E questo non succede! Da nessuna parte! Perché non prova a considerare che di fronte a una classe dirigente incapace di controllare l’evasione con efficaci strumenti fiscali rispettosi delle fondamentali libertà individuali, non si può rimediare con iniziative autoritarie, ma semplicemente sostituendo la stessa?