• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

The Apprentice: “Cielo”, che programmi diseducativi

Di (---.---.---.48) 18 ottobre 2012 17:41

In una democrazia - mediatica - come quella che tutti noi stiamo contribuendo ad alimentare e espandere, esistono e vengono diffusi prodotti culturali (nel senso lato della parola) di ogni tipo. Questo, in linea di massima, è un bene. La censura è il vero nemico.

Il problema nasce è diventa serio quando la società vede la realtà solo attraverso le "lenti della televisione". Cioè, quando le persone comuni (io sono tra questi), con una vita normalissima, con problemi comuni, incomincia a confrontarsi e copiare i - modelli di plastica dei nuovi eroi -.
La vita di ognuno di noi non è mai replicabile con uno stampino. La vita è un insieme di circostanze così complesse e numerose che ogni piccola mutazione nei suoi elementi ne cambia completamente il percorso.
Al contrario, i mass-media hanno imposto un modello di essere umano vincente: bello e snello, ricco, vincente, sicuro e coraggioso.
L’uomo non-televisivo ha quindi due alternative: o vivere nello sconforto e nella depressione del NON (non sono ricco, non sono bello, non sono snello, non sono coraggioso), oppure pensare che la "diversità umana" è una delle cose più belle della natura, al pari della diversità biologica degli altri esseri viventi.
Forse non è un caso che i più grandi pensatori della storia siano nati prima dell’avvento
della televisione. Traevano ispirazione dalla natura e dall’animo umano (complesso e profondo).
Finché esisterà il telecomando, io rimango ottimista!
Alfonso Albano

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox