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Crescita, decrescita, non crescita

Di (---.---.---.63) 27 settembre 2012 23:56

Grazie GCZ; avevo risposto ma il mio commento non è passato, chissà perché.
Ne riscrivo la sostanza, ripetendo comunque che sono veramente poco pratico di economia e quindi... con tutta la modestia possibile.

Ovviamente il "diversamente ricchi" propone logiche molto diverse da quelle attuali e trovo che quella di Lombardi - ricordiamo il libro di Carlo Patrignani "Lombardi e il fenicottero" - non sia affatto inconciliabile con l’ipotesi di una crescita infinita, nel senso che uso nell’articolo. Mi lascia perplesso invece la teoria della decrescita: il concetto di "diversamente" implica un’idea di "trasformazione" che non mi sembra di trovare nel concetto di decrescita; ma forse sono io che non la capisco.

Prendo spunto invece da quello che dici per ricordare che, in fondo, la tassativa opposizione della Chiesa cattolica ad ogni pratica anticoncezionale (ed all’idea balzana che ad ogni rapporto debba seguire una gravidanza che forse solo dopo il vaticano II hanno un po’ modificato) si fonda sul concetto che anche l’umanità debba essere soggetta ad una "crescita infinita". Ovviamente improponibile. Di nuovo "crescita infinita" di "materia (vivente in questo caso) finita". Che sia un’altra forma della sostanziale alleanza tra etica religiosa ed ideologia capitalistica ?

FDP


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