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Il governo dei tecnici. E’ tempo di bilanci

Di (---.---.---.139) 22 settembre 2012 19:49

Professorando >

Il Def di aprile prevedeva che il Pil avrebbe registrato il primo segnale positivo (+0,3%) già nell’ultimo trimestre di quest’anno.
Con il Def di settembre (5 mesi dopo) il Pil del 2012 passa dal precedente -1,2% ad un -2,4% e continua a scendere anche nel 2013.
Questo nonostante i due Decreti (Cresci-Italia e Sviluppo) già da tempo varati dal governo per rilanciare l’economia.

A maggio Monti ha denunciato il rischio “contagio” sui titoli di stato ed uno spread “ingiustificato” dai progressi compiuti. Solo dopo l’intervento della Bce l’interesse dei Btp è calato dell’1%. Quanto durerà?
Adesso Monti motiva la mancanza di crescita e la disoccupazione con lo “spread” di produttività. Questa volta è compito di imprese e sindacati trovare il modo di migliorare la produttività. In meno di 1 mese!

In sintesi. Nei suoi primi 100 giorni il governo “tecnico”, con la pesante “cura” a base di tagli e tasse, ha “allontanato” il trauma di una caduta repentina come quella vissuta dalla Grecia. Bene. Ma non vuol dire che il paese sia ormai “in salvo”.
Nessuno esclude che ci vogliano altri “sacrifici” per conseguire il pareggio “strutturale” previsto nel 2013.

Ergo. Cosa è cambiato negli ultimi quattro mesi?
Aspettarne altri 8 per cambiare rotta è solo tempo perso.
Anzi. Più tempo passa e più il paese diventa povero e l’economia acciaccata.
Non si esce dalla crisi “professorando” teoremi assolutori e pronostici illusori tratti da un Dossier Arroganza


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