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Banche italiane, pressione continua

Di (---.---.---.158) 4 settembre 2012 20:20

Consola-Monti >

Come un ritornello Monti ripete che lo spread così alto non è giustificato dai “progressi” fatti nell’ultimo anno in campo economico e fiscale.
Ogni volta Bankitalia è pronta a confermare che, in base alle dinamiche reali, sono almeno 200 i punti di troppo tra Btp e Bund tedeschi.

Non si può non constatare che la Germania attraversa una fase negativa.
Non serve però “consolarsi” negando l’evidenza di talune “distanze”. 
In Germania il Pil tende a crescere ancora dell’1% ed il Debito non arriva all’85%.
La disoccupazione è più bassa di almeno 3 punti e l’inflazione è ferma al 2%.

Già queste sono buone ragioni tali da indurre il mercato ad acquistare i bond tedeschi a rendimenti negativi.
Così come innegabile è l’effetto “calmierante” di Draghi.

Anche Monti ha ammesso che “le leggi vanno fatte, ma poi bisogna attuarle”.
La “credibilità” di un paese non è frutto di elucubrazioni da teatrino di Pantomima e Rimpiattino


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