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Le schiave sessuali del Giappone in guerra attendono ancora giustizia

Di (---.---.---.212) 17 agosto 2012 12:27

Con il trattato di normalizzazione dei rapporti tra Corea del Sud e Giappone del 1965, il Giappone versò alla Corea del Sud delle somme a riparazione delle atrocità commesse durante il periodo coloniale, che in parte erano destinate anche a risarcire queste povere donne. Fatevi le opportune ricerche. Tuttavia sembra che il governo coreano, che allora accettò quel trattato, non abbia destinato parte del denaro ricevuto a quelle donne. Quanto dice l’articolo in questo punto è sostanzialmente falso " I risarcimenti economici finora proposti sono stati rifiutati dalle sopravvissute, che li hanno giudicati un tentativo di comprare il loro silenzio."

Il governo coreano, dimenticandosi del trattato del 1965, chiede ininterrottamente ai giapponesi esattamente questo: altri soldi da destinare a quelle donne. I giapponesi si chiedono che fine abbiano fatto i soldi che già versarono per loro nel 1965.
Giustamente vanno criticate le correnti revisioniste giapponesi, e ci mancherebbe, ma è anche falso dire che tutti i testi di scuola giapponesi sono revisionisti. Solo alcune scuole (poche) adottano quei testi.
Il Giappone ha commesso enormi nefandezze durante la sua era coloniale, e nessuno dovrebbe negarlo o sminuirlo, ma chiunque legga la stampa coreana, giapponese e cinese può vedere come questo continuo rivangare il passato sia principalmente una manovra per distrarre l’attenzione del pubblico dai problemi interni del proprio Paese e trovare un nemico esterno contro cui infiammare gli animi. Provate a leggervi qualche pezzo dal The Korea Times, poi ditemi se questo è serio giornalismo.
E’ solo nazionalismo portato all’eccesso e istigazione all’odio.
Almeno la stampa giapponese è più seria.

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