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Dimissioni di Veltroni. On. Luisa Bossa: "Desiderio di autodistruzione"

Di maurizio carena (---.---.---.230) 17 febbraio 2009 19:00

 Diciamolo francamente: il PD(meno L) non e’ mai stato un partito ne’, tantomeno, una forza di opposizione al regime berlusconiano.
 Non si e’ mai battuto con determinazione e coraggio ma solo con dichiarazioni retoriche e autocelebrative. Non pretendo la "marcia del sale" di Gandhi o la disobbedienza civile di Russell o Luther King, ma questo "piddi’ " mi ha sempre fatto ribrezzo, nella sua vuota inutilita. Cos’ha fatto Veltroni per arginare la criminalita’ politica di un presidente del consiglio che arriva (caso Englaro) al limite del colpo di stato?
 E non credo di essere l’unico con le palle piene dell’ "opposizione di sua maesta’ " di questa ignobile casta.

  Veltroni ha fatto bene a dimettersi da leader (?) del PD.

 Meglio sarebbe se proprio se ne andasse dalla politica, riconoscendo il suo totale fallimento politico, culturale, storico direi; il suo non aver capito che il nano di Arcore sta costruendo un regime mediatico nuovo, di cui ancora stentiamo a comprenderne la portata e la sua stessa esistenza ma comunque un regime a tutti gli effetti, con censura, sbirri, razzismo, tessere annonarie e guerra.
 Con la sottomissione della magistratura e la censura internet prossime venture il regime si stabilizzera, dopodiche’ il nano eversore stravolgera’ la "Costituzione di stampo filosovietico" e sara’ padrone dell’azienda, pardon, del Paese. Ci avra’ messo un po’ piu’ di Mussolini, e’ vero, ma per colpa dei "giudici comunisti" e dei "giornali schierati contro" di lui.

  Solo il quotidiano rincoglionimento televisivo di una cittadinanza amorfa ed egoista ci impedisce di vedere questa evidente realta’.

  E’ un nuovo tipo di dittatura quello che si va delineando. Una dittatura mediatica che sembrava fino a ieri impossibile, incredibile, inattuabile sino a tal punto.

 Ma bisogna arrendersi ai fatti: quando la gente e’ cosi’ imbevuta di propaganda da poter essere eterodiretta (o forse "etere-diretta") da un piazzista 72enne, che gli vende, alle elezioni regionali, un dentifricio di nome Cappellacci, tutto e’ possibile. L’incredibile, l’assurdo, diviene realta’ (tragica). Un pazzista viene dalla Brianza in Sardegna a raccontare barzellette e dire che chi lo votera’ avra’ un posto da giardiniere e, sembra assurdo, vince le elezioni, per di piu’ con una controfigura.
  Questa non e’ democrazia.
 Questo e’ un pericolo nuovo, un potere nuovo. Servono uomini nuovi (e giovani) che usino altre armi per combattere i nuovi totalitarismi. Veltroni e’ un cadavere (politico) che cammina. E’ un cadavere lui e tutta quasta casta politica del "centro- sinistra". Che se ne vadano fuori dai co...ni. Prima se ne vanno e meglio sara’.
 Serve spazio a chi non ha spazio politico. Servono gli attivisti, gli studenti, i precari, i disoccupati, i lavoratori extracomunitari. All’inferno, ripeto vadano all’inferno i Veltroni e tutto il centrosinistra. A destra c’e’ uno solo, quindi discorso chiuso.

 Serve una palingenesi totale. Servono nuove forme di lotta. Servono nuove forme di associazione. Serve l’attivismo. Questi politici, come questi media mainstream sono il nemico, il cancro da estirpare. Prima della guerra civile o della rivoluzione prossime venture e alla faccia delle pretese dei Fukuyama di turno, perche’ la storia non e’ MAI finita.
 saluti
 m.c.







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