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Le nuove frontiere del nucleare

Di Francesco Arnaldi (---.---.---.156) 18 luglio 2012 01:54

Bruno morì difendendo le sue teorie, Galileo, invece rinnegò tutto. All’apparenza abbiamo un uomo coraggioso e un vigliacco, analisi parziale di chi trae conclusioni affrettate e superficiali, una mente più lucida avrebbe detto che ci troviamo di fronte a un filosofo e a uno scienziato. Il sole non si sarebbe messo a girare attorno alla Terra solo perché l’eliocentrismo fu censurato, ma un’idea, un valore e tutto l’insieme del sistema che creano l’etica quello si che può cambiare attraverso la censura. Mi scuso per le imprecisioni a volte non è facile cercare di riassumere in poche righe, rendendo comprensibile ai più, una materia che è tanto affascinante quanto complessa; ma proprio qui sta il punto, se escludiamo il nucleare per la sua pericolosità effettiva, mi sta bene, se mi si parla di sfiducia nel nostro paese, di demagogia spiccia del terrore, allora sono pronto a finire sul rogo. Perdonatemi l’estremismo, ma nel 600 bruciavano le streghe e i nazisti bruciavano i libri, l’ignoranza è una brutta bestia, che va presa per le corna e non alimentata, facile dire è colpa di altri, tutti i giorni cediamo al qualunquismo per non dover intraprendere una strada più difficile, quella del confronto, del dialogo, cercando di fare del dubbio lo strumento più centrale del nostro sapere, ma sto decisamente divagando, il fatto è che dobbiamo intensificare la ricerca, porci più domande, no non è politica se non nel suo senso più intimo, se non nel suo significato primordiale, quello legato alla vita della polis, forse se invece di lamentarci di una classe politica inadeguata , noi per primi, ritornassimo ad essere cittadini, invece che sudditi, qualcosa cambierebbe, se vedi Buddha per strada uccidilo... ma questa è un’altra storia.


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