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Monti, dimentichi le mafie: 140 miliardi di euro l’anno, basterebbero per coprire la Spendig Review?

Di (---.---.---.145) 5 luglio 2012 19:15

Apprezzabile l’intento di richiamare l’attenzione su un aspetto macroscopico, gigantesco, del quadro economico italiano: i conti delle mafie, che nel XII rapporto Sos Impresa della Confesercenti, assommano a 135 miliardi di euro.

L’articolo, per certi aspetti ridondante, mi lascia però molto perplesso per alcune affermazioni ripetute.

Cosa si intende con le affermazioni "le mafie non hanno alcun interesse a restare illegali." e ancora "A loro l’illegalità non conviene" e infine "Comprendere come incidere, come riportare lecitamente questi denari nel bilancio dello Stato, sfidando i benpensanti se necessario, senza timore". Insomma signorina dove vuole andare a parare??!!??

Sullo stesso argomento è stato pubblicato sempre su Agoravox un articolo che entra un pò più nello specifico dei conti presentati nel rapporto, http://mafiepolitica.blogspot.it/2012/01/mafia-la-piu-grande-liberalizzazione-di_19.html.

Dei 135 miliardi 68,5 provengono da attività sui mercati illegali (droga, traffici umani, prostituzione, ecc. ...), altri 66,5 sono prelievi fatti in maniera diretta sull’apparato produttivo (estorsioni, usura, espropri di imprese, furti, ecc. ...) per un ammontare di 25 miliardi di euro, e in maniera indiretta (frutto di investimenti finanziari nell’economia legale) per un ammontare di 41,5 miliardi.

Il problema che si pone non è quello di "riportare lecitamente questi denari nel bilancio dello Stato" ma:

1°impedire che gli imprenditori paghino questa "tassa" occulta di 25 miliardi (che sollievo sarebbe!);

2°espropriare i capitali illecitamente accumulati dalle mafie;

3°abbattere drasticamente le entrate della criminalità dai mercati illegali, che comunque sottraggono soldi all’economia legale.

Tutto questo è un sogno??? !! Si se pensiamo al ceto politico che abbiamo (con l’aggiunta della ditta Casaleggio associati).

 No sul piano teorico, basta che ci sia la volontà politica di farlo. Le mafie non sono imbattibili, se in 150 anni non ci si è riusciti è solo perché il ceto politico italiano non ne vuol saper assolutamente di risolvere questo problema.

 


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