L’intervista dichiara: "
Non si può essere costretti a uccidere esseri umani per legge" e cerca in questo modo di giustificare anche il mercimonio di tutti quei ginecologi che fanno obiezione di "coscienza" negli ospedali pubblici e poi vanno a eseguire aborti a gogò nelle cliniche private, lasciando a casa ... la coscienza!
Vergogna! Il diritto all’aborto è legge italiana, nessuna donna lo affronta con leggerezza e lascia pesanti traumi. Nessuno chiede di imporre l’aborto, ma - come per l’eutanasia- il cittadino deve essere libero di decidere. Lo Stato non è Padre/Padrone, ma deve garantire servizi e welfare.
Flaminia