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Piezonucleare: cinque domande al prof. Carpinteri

Di paolo (---.---.---.151) 9 giugno 2012 09:40

Alla buon’ora !!
Tutta la ricerca sul piezo nucleare si fonda su dati aleatori (o manipolati),specifiche tecniche parziali se non del tutto assenti ,al di fuori di ogni deontologia sperimentale che si rispetti ,con protocolli sui generis ,infine questo modo "originale" di stimolare la raccolta fondi (con agganci politici ben precisi).
Continuano a sostenere la replicabilità degli esperimenti ma non citano mai chi e come .
Insomma una ricerca "raccontata " come dono divino della Provvidenza .

Invece sul fronte fusione fredda Rossi e Focardi sembrano il gatto e la volpe ,Il primo in giro per brevettare non si sa ché ,il secondo quando si affonda un po’ per saperne di più(e meglio) si smarca e scarica su Rossi .

Insomma le fabbriche dei sogni ,nucleare pulito schiacciando sassi o con la cella elettrolitica ,entrambe ,guarda la combinazione , italiane . Evidentemente chi si occupa di fusione calda (tutto il resto del mondo) sono dei deficenti. .Quello che accomuna le due strade è la ricerca spasmodica di "fondi " .

Ringrazio il prof. Alessio Guglielmi per i sacrosanti quesiti che a posto ,mi meraviglio che nessun altro in Italia non abbia sentito la necessità di porli ,dubito che il prof.Carpinteri o chi per lui risponderà in modo puntuale .


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