Hai proprio ragione, ci ho pensato tanto anche io. Sono madre e insegnante, ho potuto constatare che i ragazzi hanno pensieri più profondi e fuori dal branco degli adulti inquadrati ( in qualunque modo): forse ti può sollevare sapere che tanti altri la pensano come te e provano le tue stesse sensazioni, ma non alzano la voce per dirlo, sentono, si commuovono e riflettono, e basta, davanti a una nuova ennesima disgrazia sul lavoro, davanti a un’altra morte per lavoro, per guerra o per odio razziale o per rancori famigliari. L’empatia non ha bisogno di tante parole.