Grillo ha il
grande, enorme merito di aver sollevato
l’indignazione contro questo sistema politico e di governo, fondato
sull’inciucio, i privilegi, la corruzione, il ricatto e l’inefficienza.
Non solo Grillo ha sollevato l’indignazione, ma le ha dato sbocco nelle sue liste civiche,
e questi meriti gli vanno decisamente riconosciuti.
Il controllo di Grillo da parte di Casaleggio è molto preoccupante, il suo programma di democrazia
diretta è ancora più inquietante e l’intervento di Casaleggio su un sindaco
eletto –se comprovato- è di una gravità estrema.
La mancanza di
democrazia interna in tutti i partiti tradizionali italiani è la madre di tutta
la corruzione della nostra politica e di tutti i conflitti di interessi.
Ricordiamoci come Craxi ha conquistato il vertice del PSI: comprandosi il
partito e a De Martino, che non ci stava, è stato rapito il figlio.
Ottimo che Grillo abbia svolto il lavoro di rottura che ha
svolto, ma il problema vero della nostra
democrazia, anche se appare meno urgente, è proprio quello del controllo democratico dal basso dei partiti.
L’intervento
dall’alto di Grillo e/o, peggio, di Casaleggio e’ l’ottimo esempio di ciò che
va respinto con fermezza: Il fatto che ci siano rozzi fanatici di Grillo
che lo difendono anche in questi casi, puzza
tanto di fascismo: rischiamo di non cambiare niente e di tornare al
peggiore “già visto”.