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La Giustizia ingiusta. Cacciata dal tribunale perché indossava il velo

Di Geri Steve (---.---.---.171) 15 maggio 2012 14:50

Se capisco bene, un magistrato ha fatto applicare la legge -suo preciso dovere!- e ha constatato che in altri casi analoghi la legge non viene applicata, per cui si è rivolto ad un organismo superiore (che credo che sia stata la Cassazione e non il Consiglio Superiore della Magistratura) perchè chiarisca e per ottenere che "la legge sia uguale per tutti".

A fronte di tante distorsioni della ns giustizia, questo invece mi sembra un caso decisamente encomiabile.

Se poi invece, lo stesso magistrato in altre occasioni non avesse applicato la legge, è chiaro che in questo caso ci sarebbe stato da parte sua un atto arbitrario e arrogante, ma questo non risulta.

Credo che sia un principio (discutibile) della ns giustizia quello secondo cui ci si puo’ rivolgere ad un’istanza superiore soltanto in seguito ad un atto giudiziario, che in questo caso è l’avere espulso la traduttrice velata.

Sarebbe più umano se si potesse porre lo stesso quesito prima e non dopo avere espulso qualcuno, ma anche per questo la critica va alla legge, mai al giudice che la applica.


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